Primario Amatoriale Sculacci il culetto verrai completamente soddisfatto

Annalena Bilsini

Sculacci il culetto verrai 51563

Mia moglie, bellissima TROIA con una quarta ben sorretta e soda, complice della mia passione cuckold, non smette mai di eccitarmi con i suoi continui tradimenti. Spesso capita questo. Mi preparo al meglio per farlo impazzire, ci tengo a farlo felice. TI AMO! Le apro e mi appare un viso sorridente e maliziosamente stanco. La bacio avidamente ma di fatto è una penetrazione con la mia lingua.

Dopo qualche minuto di attesa Cristina introdusse Vanessa dal professore. Si tratta di una scelta molto più importante di quanto possa sembrare perché il capo generale fra pochi anni andrà in pensione ed è tradizione di questa azienda che il suo vice gli subentri. Vedo che lei ha costruito una carriera brillante ed invidiabile e tutti me ne parlano bene. Qual è il suo segreto? Nella mia famiglia da varie generazioni si attivitа la disciplina domestica: chi sbaglia compenso ricevendo sculacciate con le mani od altro, stando nudo di fronte a parenti o chi altro sia attuale. Da oltre dieci anni alcuni miei colleghi sono stati incaricati dalla mia famiglia di occuparsi di me in questo senso in ambito lavorativo e da allora, oltre a vere e proprie punizioni se commetto errori oppure mi comporto male, loro mi somministrano sessioni correttive periodiche, su base mensilitа. In poche parole attribuisco il dote della mia carriera a questa ammaestramento che mi è sempre stata impartita. Apprezzo il fatto che me abbia parlato con tanta disinvoltura, come se mi avesse detto che pratica lo yoga.

Il romanzo ridicolizza la società del tempoed è un peccato che i riferimenti a personaggi realmente esistiti si siano persi, perché ne costituivano sicuramente ciascuno degli aspetti più divertenti e godibili. Non ci è più consentito di riconoscere nel romanzo dietro i tratti caricaturali, la gran dama, lo altezzoso seduttore, la vecchia snob, la star del momento, la checca isterica. Siamo ancora in Europa, dal punto di vista della geografia, ma già in Asia per certi costumi del borgo, in cui dominarono i turchi, i serbi e altre razze di cui si vedono per le strade esemplari pittoreschi. Eppure è un paese latino: i soldati romani che colonizzarono il paese avevano il pensiero continuamente destinato verso Roma, allora capitale del immacolato e capoluogo di tutte le eleganze. Questa nostalgia occidentale si è trasmessa ai loro discendenti: i romeni pensano sempre a una città in cui il lusso è naturale, in cui la vita è allegra. Come tutti gli altri romeni, il bel principe Vibescu sognava Parigi, la Ville-Lumière, ove le donne, tutte belle, sono addirittura tutte di coscia leggera. Quando epoca ancora in collegio, sempre a Bucarest, gli bastava pensare a una parigina, perché il membro gli si indurisse e fosse obbligato a farsi adagio e beatamente una sega. Più tardi s'era sfogato in tante vagine e tanti sederi di deliziose romene, bensм, se ne rendeva conto molto distintamente, era una parigina quella che egli voleva. Mony Vibescu era di congregazione ricchissima.

Fu nel giugno di tre anni dopo, quando avevo appena compiuto diciassette anni ed ottenuto una brillante promozione frequentando il quarto liceo scientifico. Avevo bloccato fuori i sentimenti, concentrandomi sullo abbozzo e sulle ragazze che conoscevo e che cercavo di scoparmi, con caso molto alterna. Proposi immediatamente di avviarsi a lavorare in uno studio di ingegneri e architetti che mi avrebbero accolto a braccia aperte per farmi fare esperienza, ma non mi avrebbero pagato. Non ce la passavamo e non ce la passiamo troppo bene. E fortuna che sono figlio eccezionale. I genitori erano separati e il ragazzo viveva con la mamma. Individualitа ero bravo aveva detto al adatto capo, anzi ero un genio, altro i miei professori, ero un apprendista e avrei potuto facilmente diventare affezionato di Fabio, dargli lezioni private e anche cercare di influenzarlo positivamente. Il bastone e la carota. Il cocciuto ero io!

Help the archive! Please tell us if any story tags are missing or incorrect. Go to the contents page for this series. Luigi a Posillipo Giunsero a Napoli in treno, da Portici, sabato 7 di gennaio. Non era un gran viaggio, ma epoca la prima volta in treno per Nino, il quale stava per aggredire molte altre prime volte nella sua vita.